Se il bambino respira affannosamente, tossisce spesso e produce un rumore espiratorio simile a un sibilo è probabile che stiamo assistendo a un broncospasmo (wheezing). Si tratta di un “fenomeno” piuttosto comune, in particolare in eta’ prescolare. A seconda dell’età, le cause più frequenti di broncospasmoo (wheezing) sono la bronchiolite, il wheezing virale (bronchite asmatica) e l’asma. Vediamo allora come riconoscerli, qual è la cura consigliata e, quando possibile, come fare prevenzione.
Il broncospasmo è causato dalla contrazione della muscolatura liscia della parete delle vie aeree. I bimbi più piccoli sono più predisposti al broncospasmo principalmente (ma non solo) perchéé il calibro delle loro vie aeree è più’ piccolo.
Tra i sintomi associati con il broncospasmo nei bimbi ci sono:
- tosse;
- difficoltà respiratoria (dispnea) e respiro veloce;
- emissione di un fischio sibilante in fase di espirazione;
- senso di costrizione toracica (meno frequente).
La bronchiolite è un’infezione virale comune nel primo anno di vita che causa infiammazione delle piccole vie aeree (bronchioli) dei polmoni. Inizia tipicamente con i sintomi di un raffreddore, a cui fanno seguito nel giro di pochi giorni la comparsa di tosse, wheezing e respiro affannoso. Nella maggior parte dei casi si manifesta in forma lieve e, dopo valutazione medica, può essere gestita a domicilio stando attenti a preservare l’idratazione del piccolo (pasti più’ piccoli ma più frequenti se necessario) e ricorrendo nuovamente a valutazione medica
in caso di peggioramento dei sintomi o scarsa alimentazione.
Il wheezing virale, o bronchite asmatica, è un’infezione virale che colpisce i bimbi in eta’ prescolare (prima dei 6 anni) e causa infiammazione dei bronchi. Si presenta generalmente con i sintomi di raffreddore e respiro affannoso e sibilante (wheezing). A differenza della bronchiolite, il wheezing virale risponde a terapia broncodilatatoria con salbutamolo via puff inalatorio o aerosol, mentre nelle forme più severe può essere necessario somministrare un cortisonico orale. È necessario che il bimbo sia valutato da un medico (specialmente se e’ il primo episodio) e la visita deve urgente (Pronto Soccorso) se il bimbo respira molto rapidamente e/o ha affanno significativo. In questi casi è talvolta necessario il ricovero ospedaliero.
Una proporzione molto minoritaria di bambini in eta’ prescolare avrà sintomi di wheezing non solo nel corso di infezioni virali / raffreddori, ma anche quando sta bene o durante l’esercizio. In questi bambini è necessario talvolta avviare una terapia con steroide inalatorio (usato in aggiunta al salbutamolo durante gli episodi di wheezing o come terapia preventiva) e/o anti-leucotrienico orale. Inoltre, una parte di questi bambini evolverà in eta’ scolare in asma allergico.
L’asma allergico è la causa più frequente di broncospasmo in eta’ scolare. In questi casi c’è un’infiammazione cronica dei bronchi, che può essere esacerbata dall’esposizione ad un allergene verso cui si è sensibilizzati o ad altri tipi di stimoli (e.g. esercizio, contatto con aria fredda, fumo passivo, risata o pianto intensi etc). Il trattamento si basa generalmente sull’utilizzo di broncodilatatori a breve o lunga durata d’azione e di steroidi inalatori.
In termini di prevenzione, è molto importante evitare l’esposizione al fumo passivo, in quanto il fumo è un forte irritante delle vie aeree. Similmente, l’inquinamento ambientale può contribuire a peggiorare i sintomi di broncospasmo.
Nei soggetti con asma allergico è fondamentale individuare a cosa si è allergici attraverso specifici test diagnostici (e.g. skin prick tests) e limitare, per quanto possibile, l’esposizione all’allergene in questione (e.g. misure anti-acaro in casa per chi è allergico alla polvere). Infine, limitare la presenza di umidità e/o muffa in casa sono altre misure che aiutano ad ottenere un miglior controllo dell’asma.
Ne abbiamo parlato con il nostro Pediatra, il Dott. Michele Arigliani